Mi chiedo cos'è
senza trovar il coraggio
di dare un nome a ciò che sento.
È solo un attimo
un singhiozzo del tempo
si ferma e riparte
dilatandosi all'infinito.
Vorrei uscir da questo deserto
fatto di gente fradicia di inutili discorsi,
un rumoroso silenzio
dal sapore vuoto.
Mi chiedo perché
senza trovar il coraggio
di cercar risposte alle mie domande.
Son come le foglie autunnali
vacillano con un niente
al soffiar del vento.
Chi sono, che faccio,
che senso ha,
mentre le ore si stemperano
svanendo tra giorni
insipidi.
Non ho forza per correre,
la mano non bussa più
a porte socchiuse.
Mi lascio andare
lungo questo sentiero
i piedi avanzano senza controllo.
Cosa rimane di me
quando mi allontano,
quando nemmeno l'odore
lascia una traccia?
Mi dissolvo pian piano senza reagire.
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Il pescatore
7 anni fa