chilometri e chilometri di nastri grigi,
paesaggi sfuggenti tra sole e pioggia.
Monotoni dondolii di strade ferrate,
cullano sprazzi di sogni,
interrotti da parole.
Voli tra nuvole, con il naso all'ingiù,
a guardar quant'è piccolo il mondo,
tanti Icaro bambini, incantati.
Le distanze son ore pigre, lente a passare,
il tempo immobile intriso di noia, aspettativa,
eccitazione, tristezza si rincorrono, fanno compagnia.
Si caricano di sogni nascenti, o infranti,
scivolano costanti tra sorrisi,
risa, lacrime, indifferenza.
A volte accelerano, lasciandoci senza fiato,
meravigliati dalla velocità,
un batter di ciglia e tutto è passato.
Le distanze, alla fine, si dissolvono,
la stanchezza svanisce, lascia posto all'attesa,
il viaggio un ricordo lontano,
l'eco di un sogno nato nel dormiveglia.
E' un risveglio improvviso, un capire stupito,
in quel preciso istante,
le distanze son quei pochi centimetri
che separano il tuo cuore
dal mio
8 giugno 2009
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Felice di averla letta in anteprima!
RispondiEliminaMolto bella!
Baci...:-)
Cinzia